Il 1º settembre la Svizzera celebra la prima Giornata del fiore svizzero.
Con un po’ di fortuna, camminando per strada troverete un saluto floreale a darvi il buongiorno nelle prime ore di questa giornata. Questo perché il settore delle fioriste e dei fioristi festeggia la prima Giornata dei fiori svizzeri. Con questa simpatica iniziativa, le 200 aziende aderenti vogliono richiamare l’attenzione sui fiori svizzeri. I fiori portano gioia, ancor più se coltivati all’interno del nostro Paese e scelti da una fiorista o un fiorista per comporre un bel bouquet.
Thomas Meier, direttore di florist.ch e promotore dell’iniziativa, afferma: «Con questa giornata celebriamo molte cose: la sostenibilità della floricoltura svizzera, la giornata dei produttori elvetici, nonché la competenza e l’artigianato artistico del settore delle fioriste e dei fioristi». In un mondo fatto spesso di fiori esotici, la Swissness tende infatti a passare in secondo piano. Le fioriste e i fioristi saranno lieti se il vaso vuoto verrà successivamente riportato in negozio.
Le leggende delle immagini PDF
7 motivi per acquistare fiori svizzeri
1. Freschezza: grazie ai brevi tragitti di trasporto, i fiori svizzeri sono più freschi.
2. Salvaguardia dell’ambiente: i fiori svizzeri sono più ecologici perché i trasporti sono a corto raggio.
3. Salute: le severe disposizioni a tutela delle piante garantiscono fiori privi di sostanze tossiche.
4. Qualità: i fiori svizzeri hanno una qualità migliore, perché per arrivare dal produttore al negozio di fiori devono affrontare solo un breve tragitto.
5. Varietà dei fiori: molti produttori svizzeri puntano sulla varietà per distinguersi dalle produzioni di massa estere.
6. Posti di lavoro e di apprendistato: molti produttori di fiori recisi in Svizzera offrono posti di lavoro e di apprendistato nel settore primario (settore agricolo), cosa sempre più rara
nel nostro Paese.
7. Trasparenza: i metodi di coltivazione nella produzione svizzera sono completamente trasparenti.
7 motivi per acquistare fiori svizzeri
1. Freschezza: grazie ai brevi tragitti di trasporto, i fiori svizzeri sono più freschi.
2. Salvaguardia dell’ambiente: i fiori svizzeri sono più ecologici perché i trasporti sono a corto raggio.
3. Salute: le severe disposizioni a tutela delle piante garantiscono fiori privi di sostanze tossiche.
4. Qualità: i fiori svizzeri hanno una qualità migliore, perché per arrivare dal produttore al negozio di fiori devono affrontare solo un breve tragitto.
5. Varietà dei fiori: molti produttori svizzeri puntano sulla varietà per distinguersi dalle produzioni di massa estere.
6. Posti di lavoro e di apprendistato: molti produttori di fiori recisi in Svizzera offrono posti di lavoro e di apprendistato nel settore primario (settore agricolo), cosa sempre più rara nel nostro Paese.
7. Trasparenza: i metodi di coltivazione nella produzione svizzera sono completamente trasparenti.
I produttori in sintesi
Gärtnerei Allemann, 4108 Witterswil
La Gärtnerei Allemann è stata fondata nel 1921 e alle redini dell’azienda c’è ora la quarta generazione. Ma Rolf Allemann non vive certo di rendita e infatti nel campo all’aperto e nella serra, entrambi con un’estensione di 1,5 ettari, coltiva erbe aromatiche, piante per aiuole e balconi e rose recise. Il 20 percento della produzione è destinata al commercio all’ingrosso e l’80 percento a quello al dettaglio. «Sperimentiamo anche varietà particolari, ad esempio la primula del capo, in gergo Streptocarpus», spiega Allemann.
Le rose recise vengono vendute sotto forma di mazzi pronti oppure legate insieme otto alla volta a otto franchi. In un giorno si arriva fino a 1200 rose. «Ai giovani, in particolare, piace comporsi i mazzi di rose da soli.» Ed è proprio questa fascia di clientela, tra l’altro in crescita, a dare grande importanza alla regionalità e a prodotti coltivati senza l’uso di pesticidi. Allemann intende estendere la produzione di fiori recisi. «Vorremmo ampliare il nostro assortimento invernale che comprende ad esempio viburno (Viburnum), spirea (Spiraea) e tulipani.»
Blumenkulturen Berger, 3663 Gurzelen
Sono passati oltre 30 anni da quando Daniel e Franziska Berger hanno fondato la loro azienda nel bellissimo territorio del Gantrisch, puntando sin dall’inizio quasi esclusivamente sulla produzione di fiori recisi. «Poiché i nostri tragitti di trasporto sono brevi, i fiori recisi sono freschi. Siamo flessibili, vicini alla nostra clientela e la produzione in loco crea posti di lavoro», afferma Daniel Berger.
I due coniugi amano sperimentare le novità, come recentemente hanno fatto con le echinacee, dalle quali però tagliano solo le infruttescenze arancioni. Sui 7000 metri quadrati complessivi di superfici coperte e gli oltre 10 000 metri quadrati all’aperto (in parte in tunnel) coltivano inoltre lisianthus (Eustoma), girasoli, bocche di leone (Antirrhinum), tulipani e altri fiori classici. Sfruttando i canali all’ingrosso, l’azienda fornisce ai negozi specializzati 600 000 tulipani e 140 000 Eustoma. «Le nostre cifre di vendita sono in continuo aumento», dichiara Daniel Berger e aggiunge: «È una crescita sana. Siamo soddisfatti».
Blumen Bergmann, 3065 Bolligen
René Bergmann è un uomo molto impegnato. Non solo perché è a capo della Blumen Bergmann con sede a Bolligen (BE) e punti vendita a Ittigen e Berna, ma anche perché da aprile 2023 è diventato sindaco di Bolligen. In futuro passerà il testimone alla generazione successiva, ma è un passo che vuole affrontare gradatamente. La stagione si apre con i tulipani, poi seguono i piselli perenni (Lathyrus), i ranuncoli semplici, le bocche di leone, la violaciocca (Matthiola incana) e molti altri fiori. «A questi si aggiungono gli arbusti recisi e un bell’assortimento di piante perenni, come phlox, astranzia (Astrantia) e cardi», afferma Bergmann. La coltivazione si estende su 10 000 metri quadrati di terreno all’aperto, in parte in tunnel, a cui si aggiungono 2000 metri quadrati di superficie in serra. Quello che viene reciso è destinato ai propri negozi di fiori, il resto alla «Blumenbörse Bern». «L’interesse per i prodotti locali c’è, soprattutto in città. Sempre più persone ci chiedono infatti l’origine dei fiori e le condizioni in cui li abbiamo coltivati», aggiunge.
Gebrüder Blaser, Agrokulturen, 6017 Ruswil
A Ruswil (LU) ha sede Agrokulturen, gestita dai fratelli Blaser. Il loro nonno aveva costruito una serra per i fiori recisi nel 1955 e nel 1986 la produzione è stata estesa su terreni in pieno campo. Oggi, a capo dell’azienda ci sono Urs e Jürg Blaser, che portano avanti la produzione di fiori recisi con i loro 5000 metri quadrati di serre e otto ettari di superficie all’aperto. Urs Blaser riferisce cifre di vendita stabili. «Le fioriste e i fioristi sono sempre più attenti ad acquistare merce svizzera, e questo è positivo.»
L’assortimento di fiori recisi, che conta 50-60 specie e moltissime varietà, è ampio. La merce è destinata per due terzi al commercio specializzato e per un terzo alla grande distribuzione. I prodotti di punta sono girasoli, gladioli, astri della Cina, crisantemi autunnali, violaciocche ed erbe ornamentali. «Anche le fresie, varietà in parte antichissime, che in commercio non si trovano più.» Perché fiori recisi svizzeri? Blaser: «La merce proveniente da oltreoceano è spesso imballata stretta e sottoposta a tragitti lunghi, e tutto questo si ripercuote sulla qualità. La freschezza della nostra merce è un tema importante, al pari del bilancio di CO₂. E poi alcune delle nostre piante non si trovano nel commercio internazionale».
Blumen Rossel, 2558 Aegerten BE
Ad Aegerten, Martin Rossel e sua figlia Valérie coltivano 15 000 roseti estesi su 1650 metri quadrati. Delle classiche varietà bianche e rosse se ne vedono poche nelle loro serre. «In questo segmento per noi è impossibile competere con la concorrenza estera», afferma Valérie, vicedirettrice dell’azienda. Motivo per cui preferiscono puntare su una notevole varietà di colori. Riforniscono soprattutto negozi specializzati e le «Berner Blumenbörsen».
Anche se l’impiego di pericolosi prodotti fitosanitari sarebbe ancora consentito, oggi Valérie Rossel vi rinuncerebbe. Perché, sebbene ammetta che non usarli rende più difficile scacciare i parassiti, utilizzarli sarebbe una regressione. Al di là dei tragitti di trasporto brevi, che oltre a essere ecologici permettono anche di preservare le piante, Valérie reputa il basso bilancio di pesticidi un valido argomento a favore dei fiori svizzeri. Tra l’altro, al momento sta sperimentando la coltivazione di delicati fiori stagionali in pieno campo, rinunciando totalmente all’impiego di prodotti fitosanitari. «È il futuro!», afferma convinta Valérie Rossel.
Millo & Cie., 1242 Satigny GE
Nella sua azienda nei dintorni di Ginevra, Charles Millo coltiva circa 60 diverse varietà di fiori recisi, specialmente quelli difficili da importare come le ortensie e le calle, che sono troppo voluminose e delicate da trasportare. Inoltre, ha scelto di abbandonare la coltivazione delle rose a favore delle peonie in tunnel, che così riesce a proporre sul mercato prima della concorrenza estera. Altri fiori di punta sono tulipani, Alstroemeria, Syringa e Viburnum. Oltre a utilizzare i fiori che coltiva lui stesso, si rifornisce per un 40 percento circa anche da altri produttori.
«Sperimentiamo anche nuove specie e varietà», afferma. Il valore aggiunto dei fiori svizzeri potrebbe essere dato da qualità, dimensioni, resistenza e naturalmente freschezza. Il proprio negozio di fiori Fleuriot Fleurs con le sue sei sedi rappresenta con circa il 35 percento il canale di vendita principale, seguito a poca distanza dai negozi di fiori specializzati. Il resto è destinato a fioriste e fioristi senza punto vendita, agli hotel e alla Migros.
Per il riscaldamento, Millo aveva costruito già 12 anni fa un proprio impianto a biogas. «Se vogliamo portare avanti l’attività dobbiamo essere innovativi.»
Bluemehuus Mötteli, 8488 Turbenthal
Il negozio di fiori Bluemehuus Mötteli risale addirittura al 1868. Oggi, a gestire la produzione di fiori recisi a Turbenthal sono Hansueli e Helen Mötteli. «Puntiamo sulla varietà e non su grandi quantitativi dello stesso prodotto», spiega Helen Mötteli. L’offerta è stata infatti adeguata e ampliata più volte in funzione delle esigenze della clientela.
Nel frattempo, due ettari sono destinati alla coltivazione di 130 diverse varietà di fiori in serra, in tunnel non riscaldati o in campo aperto. Tra la primavera e l’autunno, ai Mötteli vengono richieste soprattutto le rose, ma anche le oltre dieci varietà di Scabiosa e in primavera le campanule.
La famiglia lavora con gli EM, ossia i microrganismi effettivi, che permetterebbero di rafforzare le piante e quindi di spruzzare meno prodotti contro parassiti e malattie. «La sostenibilità è l’argomento decisivo a favore dei fiori svizzeri», afferma Helen Mötteli, che crede nei fatti più che nelle parole. Dal 2022, presso un orticoltore, coltivano in via sperimentale un campo di fiori secondo i criteri del biologico.
Oertig Blumen & Pflanzen, 8602 Wangen
Con le sue sedi a Wangen bei Dübendorf (dove si trova anche il vivaio), Glattbrugg e Oerlikon, Oertig Blumen & Pflanzen affonda le sue radici nel 1943. Rolf e Shona Oertig gestiscono l’attività in terza generazione. A dare il via alla stagione sono 50 000 tulipani, a cui seguono girasoli, erba di San Giovanni (Hypericum), viburno (Viburnum), gipsofila (Gypsophila), dalie, speronella (Delphinium) e molte altre varietà, per un totale di decine di migliaia di fiori all’anno. La squadra, composta da dodici persone tra giardiniere, giardinieri, fioriste e fioristi, ha molto lavoro da fare!
Nel 2022 è stata rinnovata la serra di 5600 metri quadrati a Wangen, che ospita una parte della produzione di fiori recisi, mentre la parte più consistente è situata su due ettari in campo aperto. Oltre che ai mercati settimanali a Zurigo Oerlikon, nell’Helvetiaplatz di Zurigo e a Winterthur, i fiori vengono venduti anche alla «Blumenbörse Schweiz» a Wangen. «Mi piacerebbe ampliare un po’ la superficie destinata ai fiori recisi, ma purtroppo manca lo spazio», afferma Oertig, che appoggia anche l’idea dei trasporti a corto raggio.
Schaniel Gartenbau Floristik AG, 7208 Malans
Norbert Schaniel è partito da zero nel 1987 con un semplice campo. Oggi, a Malans, vanta una coltivazione di 10 000 metri quadrati in serra e 4000 metri quadrati in campo aperto. I fiori recisi – insieme alle piante stagionali, piantine per orto e grandi piante perenni – generano circa la metà del suo fatturato, mentre l’altra metà viene realizzata con l’azienda di giardinaggio.
I suoi fiori, cioè rose, tulipani, gigli, girasoli e statici (Limonium) vengono venduti principalmente alle varie «Blumenbörse», ai negozi di fiori specializzati e in parte sono destinati anche al proprio negozio di fiori. A oggi, Norbert Schaniel è anche felice di utilizzare la minor quantità di sostanze chimiche possibile e di poter lavorare con organismi ausiliari ed EM (microrganismi effettivi). È vero che tutto ciò richiede sforzi maggiori, ma in cambio si ottengono piante più vitali. «Essendo sottoposti a tragitti brevi e non venendo stipati nei container, i fiori svizzeri sono più ecologici e meno stressati», afferma Schaniel. I tulipani, in particolare, durano molto più a lungo di quelli importati.
Blumen Schierscher, 9494 Schaan FL
Nel 1992 Florin Schierscher, con l’aiuto di tutta la sua famiglia, ha trasferito la sua serra in plastica dal Canton Turgovia a Schaan, sua cittadina di origine in Liechtenstein. Qui, con il sostegno dei suoi genitori, di sua zia e il relativo marito, ha dato vita a Blumen Schierscher, che è rimasta un’azienda a conduzione familiare. Oggi, ad aiutarlo ci sono anche la sua collaboratrice Dulce e i figli. In estate lavorano a pieno ritmo, a dicembre e a gennaio si riposano. «È un lavoro incredibilmente faticoso», afferma Schierscher. Ma in genere è bello lavorare a contatto con la natura, a meno che la primavera non sia troppo fredda o l’estate troppo arida, come quest’anno.
La maggior parte dei fiori e delle piante perenni che ricoprono gli oltre sei ettari di terreno sono coltivati all’aperto. Poi, per resistere alle condizioni meteo, ci sono anche due serre riscaldate in plastica e alcuni tunnel non riscaldati. I fiori recisi prodotti da quest’azienda si trovano presso la «Blumenbörse» di Wangen, Mörschwil, Lucerna-Littau e Rothrist. La domanda sarebbe in aumento, e a ragione, perché «i tragitti di trasporto sono brevi e la merce è fresca».
Vetterli Schnittblumen AG, 8916 Jonen
Gestita in terza generazione da Karin e Jürg Rüttimann-Vetterli, l’azienda Vetterli Schnittblumen a Jonen, nel Canton Argovia, porta avanti la sua tradizione vivaistica da oltre 75 anni. In serra e su una superficie di un ettaro, da gennaio ad aprile vengono coltivati i tulipani, mentre la produzione di alcune speciali varietà di gerbere, della Gloriosa, dei gigli, dell’Alstroemeria, degli statici e del Limonium prosegue tutto l’anno. Il cliente più importante è la «Blumenbörse Schweiz» a Wangen, oltre a grossisti e negozi di fiori specializzati. Inoltre, Vetterli Schnittblumen gestisce un piccolo negozio dove poter acquistare i fiori in self-service.
Negli ultimi anni, la richiesta dei loro fiori è in forte aumento. «I tragitti brevi fanno sì che i nostri fiori rimangano freschi e durino più a lungo», spiega Jürg Rüttimann. «Sono però anche più resistenti di quelli prodotti in massa all’estero. E poi noi possiamo gestire gli ordini e le richieste con molta flessibilità.»
Wiedmer Blumen, Aarberg
Sono simbolo di felicità e salute e accolgono l’autunno con i loro caldi colori. Stiamo parlando dei crisantemi. Fiori coltivati già dal XVI secolo per la prima volta in Europa e che la Wiedmer Blumen di Aarberg ha trasformato nel proprio cavallo di battaglia. Oltre ai crisantemi, coltiva però anche un ampio assortimento di tulipani. Su una superficie di 8500 metri quadrati, 1000 sono stati messi a disposizione per la produzione di piante ornamentali. «I crisantemi ornamentali sono piante che richiedono molto impegno. La loro coltivazione è lunga, le gemme laterali devono essere tolte tutte le settimane e anche raccoglierli non è facile», spiega il direttore Daniel Riem. In autunno, i suoi prodotti – tulipani, fiori per aiuole e balconi e gli oltre 8500 crisantemi – sono destinati alle «Blumenbörsen» a Heimberg e Berna nonché al suo negozio al dettaglio. Inoltre, osserva un’evoluzione positiva per quanto riguarda la domanda di fiori svizzeri. «Cosa che fa molto piacere, così si crea valore qui anziché all’estero.»
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